riconoscimento di figlio naturale
La parola al cittadino
Moderatore: Sereno.SCOLARO
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Messaggioda Sereno.SCOLARO » 02/11/2015, 10:05
Giusto.
Per il cognome (non trattandosi di Stato membro dell'Unone euopea): art. 262 CC.
Per il cognome (non trattandosi di Stato membro dell'Unone euopea): art. 262 CC.
Sereno SCOLARO
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Messaggioda BASTIANCONTRARIO » 02/11/2015, 12:06
So che farò rabbrividire la meta' di Voi, ma l'altra metà no:
Se l'atto è già arrivato con le generalità dei genitori io non faccio nessuna annotazione e tanto meno attestazione di cittadinanza . . . e sono certa che almeno la metà di Voi fanno così. Mi limito nel corpo dell'atto ad indicare fra i documenti allegati i riconoscimenti e assensi.
Smentitemi o confermatemi
Se l'atto è già arrivato con le generalità dei genitori io non faccio nessuna annotazione e tanto meno attestazione di cittadinanza . . . e sono certa che almeno la metà di Voi fanno così. Mi limito nel corpo dell'atto ad indicare fra i documenti allegati i riconoscimenti e assensi.
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Messaggioda avv.giuseppemandia » 01/12/2015, 20:26
Buonasera!
La presente in nome e per conto di una mia Cliente (per esigenze di privacy le darò il cognome Z), madre della minore Manuela, che mi ha conferito incarico di prendere con Voi contatti per ricevere delucidazioni circa una questione anagrafica che ci sta occupando presso il Tribunale di Milano.
La medesima, infatti, ha riconosciuto Manuela alla nascita, dando il proprio cognome (sono residenti entrambe in Milano).
Ora, a seguito di domanda giudiziale di riconoscimento da parte del padre (il cui cognome, per ipotesi, sia X Y...doppio in quanto cittadino sudamericano), i Giudici hanno dato tempo al padre di venire presso gli Uffici dell'Anagrafe di Milano fino al 18/01/16 per effettuare il riconoscimento, dando in sentenza alla bimba il seguente nome e cognome: Manuela Z X Y.
Ora, non conoscendo io nessuno che abbia 3 cognomi e sapendo che i paesi sudamericani impongono il doppio cognome (ma trasmettendo solo il primo sia paterno che materno) Vi chiedo se esista una legge (non credo) o una circolare (o altro provvedimento) in materia, che attenga al caso che sto trattando (minore italiana, riconosciuta alla nascita solo da madre italiana, successivamente riconosciuta anche da padre sudamericano), credendo più corretto che la bimba si chiami Manuela Z X (e non Manuela Z X Y).
In attesa di Vostre, ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Paolo Mandia
__________________________
Avv. Giuseppe Paolo Mandia
Corso Buenos Aires, 23/B
20124 MILANO
Tel.: 02/20241774
Fax: 02/20248409
La presente in nome e per conto di una mia Cliente (per esigenze di privacy le darò il cognome Z), madre della minore Manuela, che mi ha conferito incarico di prendere con Voi contatti per ricevere delucidazioni circa una questione anagrafica che ci sta occupando presso il Tribunale di Milano.
La medesima, infatti, ha riconosciuto Manuela alla nascita, dando il proprio cognome (sono residenti entrambe in Milano).
Ora, a seguito di domanda giudiziale di riconoscimento da parte del padre (il cui cognome, per ipotesi, sia X Y...doppio in quanto cittadino sudamericano), i Giudici hanno dato tempo al padre di venire presso gli Uffici dell'Anagrafe di Milano fino al 18/01/16 per effettuare il riconoscimento, dando in sentenza alla bimba il seguente nome e cognome: Manuela Z X Y.
Ora, non conoscendo io nessuno che abbia 3 cognomi e sapendo che i paesi sudamericani impongono il doppio cognome (ma trasmettendo solo il primo sia paterno che materno) Vi chiedo se esista una legge (non credo) o una circolare (o altro provvedimento) in materia, che attenga al caso che sto trattando (minore italiana, riconosciuta alla nascita solo da madre italiana, successivamente riconosciuta anche da padre sudamericano), credendo più corretto che la bimba si chiami Manuela Z X (e non Manuela Z X Y).
In attesa di Vostre, ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Paolo Mandia
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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda sbirulina8575 » 13/09/2017, 08:51
Chiedo aiuto per un Comune limitrofo: é nato in Italia un minore marocchino, riconosciuto alla nascita solo dalla madre, anch'essa marocchina, residenti entrambi nel Comune. Tempo dopo, il presunto padre, si presenta in Comune con l'atto marocchino di riconoscimento del figlio minorenne, atto emesso dal Tribunale marocchino, debitamente tradotto e legalizzato. Non si individua la partecipazione della madre.
La madre fa pevenire una nota da parte del suo avvocato con la quale invita l'USC a NON registrare il riconoscimento, perché la madre teme che poi il padre possa rapire il figlio per portarlo in Marocco.
Ora: se l'atto é marocchino, riguarda un minore marocchino, i due genitori sono marocchini, l'USC é titolato ad opporre rifiuto ad eseguire l'annotazione a margine dell'atto di nascita (che riguarda uno straniero, ma nato in Italia) e l'Ud'Anagrafe é titolato a rifiutare la registrazione danagrafica della paternitá per il fatto che la legge italiana non é stata rispettata, non avendo la madre marocchina rilasciato il suo consenso?
Se quel riconoscimento in Marocco, Stato di cui tutti sono cittadini, é valido ai sensi della 218/1995, é possibile invocare l'ordine pubblico italiano per l'assenza del consenso della madre marocchina?
Grazie a tutti per l'aiuto
La madre fa pevenire una nota da parte del suo avvocato con la quale invita l'USC a NON registrare il riconoscimento, perché la madre teme che poi il padre possa rapire il figlio per portarlo in Marocco.
Ora: se l'atto é marocchino, riguarda un minore marocchino, i due genitori sono marocchini, l'USC é titolato ad opporre rifiuto ad eseguire l'annotazione a margine dell'atto di nascita (che riguarda uno straniero, ma nato in Italia) e l'Ud'Anagrafe é titolato a rifiutare la registrazione danagrafica della paternitá per il fatto che la legge italiana non é stata rispettata, non avendo la madre marocchina rilasciato il suo consenso?
Se quel riconoscimento in Marocco, Stato di cui tutti sono cittadini, é valido ai sensi della 218/1995, é possibile invocare l'ordine pubblico italiano per l'assenza del consenso della madre marocchina?
Grazie a tutti per l'aiuto
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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda Sereno.SCOLARO » 13/09/2017, 10:37
Art. 64 L. 31/5/1995, n. 218 (se si trattasse di atto pubblico: art. 68 stessa L. 218/1995).
Per una contestazione del riconoscimento (dell'efficacia anche in Italia): art. 67. La legittimazione processuale in pateria spetta a chi ne abbia interesse (art. 100 CPC).
Per una contestazione del riconoscimento (dell'efficacia anche in Italia): art. 67. La legittimazione processuale in pateria spetta a chi ne abbia interesse (art. 100 CPC).
Sereno SCOLARO
Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda ariel61 » 13/09/2017, 12:50
Padre italiano intende riconoscere dinanzi all' UdSC italiano figlia minorenne straniera nata in Italia.
La madre e la piccola sono all'estero.
La madre potrebbe esprimere il consenso al riconoscimento dinanzi al Consolato italiano in loco o unicamente con atto pubblico presso notaio straniero.
Grazie
La madre e la piccola sono all'estero.
La madre potrebbe esprimere il consenso al riconoscimento dinanzi al Consolato italiano in loco o unicamente con atto pubblico presso notaio straniero.
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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda sbirulina8575 » 13/09/2017, 16:55
Dott. scolaro, La ringrazio, ma non riesco a capire una cosa. se si tratta di filiazione naturale e riconoscimento dovrei applicare l'art. 35 e quindi lavorare dando per presupposto che la legge che ha regolato le condizioni del riconoscimento e' quella di cui il figlio e' cittadino o se + favorevole quella del padre. La legge combacia, e' quella marocchina e non prevede l'intervento materno. Di fatto avere una legge che ti permette di avere "anche " un padre può essere una condizione più favorevole che non averlo...Perché dovrei valutarla ai sensi dell'art. 65, arrivando a dire che senza assenso materno il riconoscimento non è efficace, visto che si concretizza sia la contrarietà all'ordine pubblico sia ,magari, ritengo io, l'assenza della legittima difesa della controparte?
Sinceramente, se uno straniero residente mi porta il divorzio pronunciato nel suo paese per l'aggiornamento del suo stato civile, a parte vedere che sia definitivo, non controllo tutti i requisiti del 65 (difesa, notifica, contrarietà ecc), questo lo faccio se riguarda un italiano e lo debbo trascrivere...
Sinceramente, se uno straniero residente mi porta il divorzio pronunciato nel suo paese per l'aggiornamento del suo stato civile, a parte vedere che sia definitivo, non controllo tutti i requisiti del 65 (difesa, notifica, contrarietà ecc), questo lo faccio se riguarda un italiano e lo debbo trascrivere...

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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda Sereno.SCOLARO » 16/09/2017, 11:34
Ariel61 = si; nel caso di atto notarile estero, si rammenta l'art. 68 L. 31/5/1995, n. 218.
Sbirulina8575 = in primis, va ricordato come l'art. 64 L. 218/1995 trovi applicazione indipendentemente se la parte, o le parti, sia/siano ciottadina/e itliana/e, Si tratta di norma che regola il riconoscimento (dell'efficacia anche in) Italia di provvedimenti giurisdizionali emessi all'estero.
Cio' premesso, sull'art. 35 L. 218/1995 va tenuto presente che un (eventuale) accertamento di condizione di maggior favore di rinvio subordinato non puo' che avvenire se non che' in via giurisdizionale, attiita' che non spetta alle autorita' amministrative. In ogni caso, la condizione di maggior favore consiste nel fatto che si pervenga a radicare una filiazione, nel caso prospettato mi pare che la questione posta, riferita alle condizioni, non possa essere "aggravata" con l'applicazione di norme (forse) non considerate dalla legge applicabile (si otterrebbe il risultato opposto, cioe' di minor favore).
Sbirulina8575 = in primis, va ricordato come l'art. 64 L. 218/1995 trovi applicazione indipendentemente se la parte, o le parti, sia/siano ciottadina/e itliana/e, Si tratta di norma che regola il riconoscimento (dell'efficacia anche in) Italia di provvedimenti giurisdizionali emessi all'estero.
Cio' premesso, sull'art. 35 L. 218/1995 va tenuto presente che un (eventuale) accertamento di condizione di maggior favore di rinvio subordinato non puo' che avvenire se non che' in via giurisdizionale, attiita' che non spetta alle autorita' amministrative. In ogni caso, la condizione di maggior favore consiste nel fatto che si pervenga a radicare una filiazione, nel caso prospettato mi pare che la questione posta, riferita alle condizioni, non possa essere "aggravata" con l'applicazione di norme (forse) non considerate dalla legge applicabile (si otterrebbe il risultato opposto, cioe' di minor favore).
Sereno SCOLARO
Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda Franco78 » 28/11/2017, 13:02
Salve a tutti i partecipanti del forum e, in particolare al Dr. Scolaro,
avrei necessità di risolvere il seguente dubbio:
Figlio Ucraino (pincopallo) di 16 anni, nato in Ucraina e riconosciuto solo da madre Ucraina (ZARA) al momento della nasciata.
Padre Bangladesk, residente in italia con permesso quinquennale, con due figli (tizio e caia) avuti con la moglie cittadina Blangadesk (mevia). Tutti residenti in Italia.
Ora il Padre vorrebbe far venire in Italia il figlio naturale Ucraino (pincopallo) e riconoscerne la paternità con l'accordo della madre Ucraina (ZARA).
Quale normativa trova applicazione? è necessario un attestato che confermi l'idoneità a riconoscimento del figlio da parte del Banglask? E' possibile presentarsi davanti all'uff. di stato civile in Italia?
Grazie per le risposte che vorrete fornirmi.
avrei necessità di risolvere il seguente dubbio:
Figlio Ucraino (pincopallo) di 16 anni, nato in Ucraina e riconosciuto solo da madre Ucraina (ZARA) al momento della nasciata.
Padre Bangladesk, residente in italia con permesso quinquennale, con due figli (tizio e caia) avuti con la moglie cittadina Blangadesk (mevia). Tutti residenti in Italia.
Ora il Padre vorrebbe far venire in Italia il figlio naturale Ucraino (pincopallo) e riconoscerne la paternità con l'accordo della madre Ucraina (ZARA).
Quale normativa trova applicazione? è necessario un attestato che confermi l'idoneità a riconoscimento del figlio da parte del Banglask? E' possibile presentarsi davanti all'uff. di stato civile in Italia?
Grazie per le risposte che vorrete fornirmi.
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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda Sereno.SCOLARO » 29/11/2017, 16:52
Artt. 33 e 35 L. 31/5/1995, n. 218.
Sereno SCOLARO
Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda ariel61 » 30/11/2017, 11:49
Padre italiano intende riconoscere figlio di cittadinanza straniera, nato in Italia e riconosciuto alla nascita unicamente da madre cittadina straniera.
Il bambino è nato nel mio Comune, il padre residente in Comune limitrofo, la madre anch'ella residente in altro Comune limitrofo ma contattato il Comune di residenza mi hanno informata che hanno permesso di soggiorno scaduto per madre e per il bambino.
Legge applicabile al riconoscimento, più favorevole:italiana , quindi per il bambino non serve altro. la madre deve presentare estratto atto nascita in regola con le norme sulla legalizzazione e traduzione, per padre è scontato.
Unico dubbio essendo il bambino soltanto nato nel mio Comune sarei competente alla formazione e trascrizione dell'attestato acquisto cittadinanza italiana e ,relativamente ai pareri discordanti ,l'acquisto decorre ex tunc o ex nunc. Dove iscrivere in anagrafe il pargolo? Grazie
Il bambino è nato nel mio Comune, il padre residente in Comune limitrofo, la madre anch'ella residente in altro Comune limitrofo ma contattato il Comune di residenza mi hanno informata che hanno permesso di soggiorno scaduto per madre e per il bambino.
Legge applicabile al riconoscimento, più favorevole:italiana , quindi per il bambino non serve altro. la madre deve presentare estratto atto nascita in regola con le norme sulla legalizzazione e traduzione, per padre è scontato.
Unico dubbio essendo il bambino soltanto nato nel mio Comune sarei competente alla formazione e trascrizione dell'attestato acquisto cittadinanza italiana e ,relativamente ai pareri discordanti ,l'acquisto decorre ex tunc o ex nunc. Dove iscrivere in anagrafe il pargolo? Grazie
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Re: riconoscimento di figlio naturale
Messaggioda l'auxelugatu » 30/11/2017, 23:14
L'attestato spetta al sindaco del comune di residenza, ovviamente dopo invio copia atto di riconoscimento.
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