Messaggioda marco marco » 09/09/2008, 14:03
Non mi sento "urbanista integralista" e nemmeno mi offendo se per tale mi tacitano.
Cerco solo di esprimere, se mi è consentito, la mia opinabilissima interpretazione circa le norme.
Uso volutamente il termine "opinabilissima" perchè siamo in Italia e qui si usa interpretare anche l'aria che respiriamo.
Ripeto, comunque, che una trasformazione territoriale non è solo conseguente ad una modifica del territorio ma anche alla diversa destinazione rispetto alle previsioni del PRG (che è purtroppo per chi la vuole vedere diversa, uno strumento di programmazione territoriale di esclusiva linea politica).
Quindi il "circolo" per realizzare strutture ed esercitare, pure nelle regole ed indicazioni descritte nei vari interventi, deve avere un titolo abilitativo edilizio per costruire ed un'autorizzazione ad esercitare.
Nel comune dove lavoro in zona agricola non se ne parla nemmeno e se l'amministrazione è d'accordo con l'iniziativa gli interessati aspettano la dovuta variante al PRG.
Seppoi in altri territori, altre amministrazioni o tecnici non integralisti o fondamentalisti ritengono di dare una così ampia interpretazione a norme e disposti, ... per l'amor del cielo, facciano pure.
Non a caso siamo in Italia dove per interpretazione di norme è praticamente possibile costruire un condominio in un cimitero o una casa di riposo per anziani su una discarica "risanata".
... poi dove non arriva il buon senso ci pensa un bel condono!