Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
La parola al cittadino
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Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda clarel » 09/02/2019, 09:29
Anche nel mio Comune stanno già avvenendo bizzarri mutamenti anagrafici: cittadini senza fissa dimora che trovano amici ospitali, irreperibili che rispuntano dal nulla, padri e madri di famiglia che cambiano indirizzo ...
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Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda l'auxelugatu » 09/02/2019, 11:58
Già. Ci sono persone a cui per anni abbiamo detto di sistemare la loro posizione e non avevano mai tempo, che improvvisamente lo trovano...
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda MrkLch » 09/02/2019, 19:57
qui si son già portati avanti con le separazioni
anche nel mio Comune stanno già avvenendo bizzarri mutamenti anagrafici
non sarebbe una cattiva idea ragionarci assieme. La materia è molto più delicata e gravata da interessi reali di quanto non fosse in passato. Ad esempio a vs avviso una coppia separata legalmente o divorziata che continui la coabitazione può ottenere la scissione della famiglia anagrafica? Una convivenza di fatto ai sensi della 76 se si scioglie per reciproca dichiarazione può conseguire anche la scissione della famiglia anagrafica pur mantenendo la coabitazione? Una famiglia anagrafica in cui sussistano tra i componenti vincoli affettivi dichiarati, può chidere la scissione con dichiarazione di revoca della sussitenza dei vincoli affettivi pur continuando la coabitazione?persone a cui per anni abbiamo detto di sistemare la loro posizione e non avevano mai tempo, che improvvisamente lo trovano...
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda onda_blu » 11/02/2019, 09:06
A memoria se ne era già discusso, di questo.
In particolare del caso dei separati/divorziati che continuavano a convivere.
Io sono dell'avviso che sia proprio uno dei casi che l'ISTAT voleva evitare con le istruzioni del 92, ossia i continui ripensamenti.
Infatti, adesso con questa legge farà comodo dividere lo stato di famiglia.
Magari fra qualche mese ne fanno un'altra per cui farà comodo unirli.
Spero in istruzioni ministeriali, nel frattempo io continuo ad applicare le istruzioni ISTAT: nessuna scissione.
In particolare del caso dei separati/divorziati che continuavano a convivere.
Io sono dell'avviso che sia proprio uno dei casi che l'ISTAT voleva evitare con le istruzioni del 92, ossia i continui ripensamenti.
Infatti, adesso con questa legge farà comodo dividere lo stato di famiglia.
Magari fra qualche mese ne fanno un'altra per cui farà comodo unirli.
Spero in istruzioni ministeriali, nel frattempo io continuo ad applicare le istruzioni ISTAT: nessuna scissione.
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda MrkLch » 12/02/2019, 13:12
certamente si tratta di evitare forme di opportunismo soprattutto per l'accesso alle prestazioni che tra i requisiti prevedono soglie in relazione all'ISEE (in passato credo che non fossero sporadici fenomeni analoghi legati al fraintendimento tra famiglia fiscale, famiglia anagrafica, nucleo familiare.) Cmq oggi il rischio a cui siamo esposti è maggiore per due motivi: 1) il reddito di cittadinanza per come si sta delineando è consistente e quindi rappresenta un interesse reale di grande rilievo 2) il modello ministeriale di dich resid a mio avviso ha diffuso nei dichiaranti la percezione che la dichiarazione dei vincoli affettivi (perché a dire il vero è questo il caso problematico) sia a totale discrezione e sia revocabile. Del resto, come cittadino, anch'io mi inalbererei se qualcuno venisse a pontificare sul fatto che i miei legami con una persona abbiano o meno carattere di vincolo affettivo e sul fatto che una volta dichiarati non possano venir meno. Per cui è molto probabile che si arriverà allo scontro. Se il beneficio che una persona si vede negato è cospicuo e se questi ritiene che ne abbia diritto, poi non è che starà con le mani in mano; bisogna aspettarsi reazioni spiacevoli. E noi cosa abbiamo in mano? Il commento alla legge di "metodi e norme del '92", una circolare del 1984, un manuale di vigilanza anagrafica del 2010 le cui indicazioni nel merito non sono state prese in considerazione dal modello ministeriale (basta la dichiarazione di non avere vincoli affettivi senza alcuna produzione documentale di rapporti negoziali tra le parti) a fronte di un regolamento anagrafico che prevede la dichiarazione della sussistenza dei vincoli affettivi da parte degli interessati e altro non dice?Io sono dell'avviso che sia proprio uno dei casi che l'ISTAT voleva evitare con le istruzioni del 92, ossia i continui ripensamenti.
Infatti, adesso con questa legge farà comodo dividere lo stato di famiglia.
Magari fra qualche mese ne fanno un'altra per cui farà comodo unirli.
Spero in istruzioni ministeriali, nel frattempo io continuo ad applicare le istruzioni ISTAT: nessuna scissione.
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Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda l'auxelugatu » 12/02/2019, 13:42
Ennesima dimostrazione, se non lo avete ancora capito, di dirottare la colpa sugli operatori dei servizi demografici e relative denunce, querele, e magari anche percosse. Io entro due anni vado in pensione, ma non invidio certo i colleghi del futuro, preda di una classe politica incompetente e ben poco istituzionale.
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda onda_blu » 12/02/2019, 13:44
Denunce con richiesta danni.
E' lo stesso discorso che ho fatto io al mio responsabile,
BIsogna ragionarci su molto approfonditamente, direi...perché io sono una di quelle che la pensione la vede ancora con il lumicino.
E' lo stesso discorso che ho fatto io al mio responsabile,
BIsogna ragionarci su molto approfonditamente, direi...perché io sono una di quelle che la pensione la vede ancora con il lumicino.
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda onda_blu » 13/02/2019, 08:20
Ieri ho ragionato su una cosa che hai detto, MrkLch (nell'altro topic, ma continuo solo su questo la discussione):
si può accettare un cambio di idea (uno solo)?
Rispondo: perché uno, e non due o tre?
Secondo me, se ne accettiamo uno, dobbiamo necessariamente accettare anche tutti i ripensamenti successivi.
Come d'altronde già è ammesso per i coniugati (che possono separarsi, riconciliarsi, ri-separarsi, e magari, dopo divorziati, risposarsi ancora tra loro).
Purtroppo hai ragione, abbiamo pochi appigli per rifiutare una scissione (nessuno per rifiutare una unione).
Come sempre, siamo noi a dover decidere e sopportare eventuali conseguenze....e andrà a finire che me ne fregherò di tutto e accetterò qualsiasi cosa (questo è al momento solo uno sfogo, vedo di trovare "appigli" più consistenti
)
--------
Trovato un articolo abbastanza recente, dove comunque sono sempre "pareri di esperto":
https://cdn1.regione.veneto.it/alfstrea ... anagrafica
si può accettare un cambio di idea (uno solo)?
Rispondo: perché uno, e non due o tre?
Secondo me, se ne accettiamo uno, dobbiamo necessariamente accettare anche tutti i ripensamenti successivi.
Come d'altronde già è ammesso per i coniugati (che possono separarsi, riconciliarsi, ri-separarsi, e magari, dopo divorziati, risposarsi ancora tra loro).
Purtroppo hai ragione, abbiamo pochi appigli per rifiutare una scissione (nessuno per rifiutare una unione).
Come sempre, siamo noi a dover decidere e sopportare eventuali conseguenze....e andrà a finire che me ne fregherò di tutto e accetterò qualsiasi cosa (questo è al momento solo uno sfogo, vedo di trovare "appigli" più consistenti

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Trovato un articolo abbastanza recente, dove comunque sono sempre "pareri di esperto":
https://cdn1.regione.veneto.it/alfstrea ... anagrafica
Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda MrkLch » 14/02/2019, 20:58
Grazie per l'ottimo articolo linkato. L'autore segue, come tutti facciamo, le indicazioni dell'Istat, quindi: la famiglia anagrafica composta da due persone che hanno dichiarato al momento dell'iscrizione anagrafica la sussistenza di vincoli affettivi può essere scissa soltanto se cessa la coabitazione. Finora non abbiamo avuto troppi problemi nell'applicare queste indicazioni, anche se da qualche anno abbiamo sentito non pochi cittadini alitarci sul collo il loro malcontento. A me il dubbio è venuto. E' pur vero che molti possono essere animati da interessi opportunistici ma è anche vero che i vincoli affettivi possono venir meno. Mi chiedo: perché due coniugi che divorzino possono continuare a coabitare nello stesso appartamento con stati di famiglia separati e invece altrettanto non è concesso a due ex fidanzati???si può accettare un cambio di idea (uno solo)?
Rispondo: perché uno, e non due o tre?
Secondo me, se ne accettiamo uno, dobbiamo necessariamente accettare anche tutti i ripensamenti successivi.
Come d'altronde già è ammesso per i coniugati (che possono separarsi, riconciliarsi, ri-separarsi, e magari, dopo divorziati, risposarsi ancora tra loro).
A questo punto, in vista delle pesanti rogne che ci toccherà sciropparci un'altra volta allo sportello, non sarebbe opportuno focalizzare la nostra tensione ermeneutica dilatando al massimo il range d'interpretabilità della norma (che ripeto: rimette agli interessati la facoltà di dichiarare la sussistenza del vincolo affettivo), esplorando soluzioni in grado di estinguere la criticità che ho richiamato e che obiettivamente potrebbe essere vissuta come profonda ingiustizia dal cittadino? In un periodo come quello odierno, in cui, a differenza di 30 anni fa, trovare un appartamento e gestirlo autonomamente è un'impresa titanica, tanto da spingere le neo-coppie in crisi a lunghi periodi di coabitazione da "separati in casa"?
Si tratterebbe allora di mettere sui piatti della bilancia sia la possibilità realistica che il vincolo affettivo possa venir meno, sia la possibilità che alcuno ci marci sopra animato da opportunismo all'occasione. Trovare il giusto equilibrio sarebbe possibile: il vincolo affettivo già dichiarato può essere revocato una sola volta. Nessun limite invece all'aggregazione in famiglia anagrafica, d'accordo con te.
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Re: Reddito di cittadinanza, ISEE e... stato di famiglia
Messaggioda l'auxelugatu » 15/02/2019, 12:42
Si potrebbe cercare se esiste della giurisprudenza. Mi sembra impossibile che nessuno si sia trovato in questo tipo di situazioni e non abbia fatto un ricorso in tribunale contro il rifiuto dell'UDA...
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